Alta efficienza energetica, massima protezione e resistenza agli agenti atmosferi, sicurezza da intrusioni esterne, caratteristiche estetiche in armonia con la facciata e gli ambienti interni..
Oggi sono moltissime le prestazioni che si richiedono ad un serramento per soddisfare i requisiti di funzionalità, design e sicurezza che ognuno ricerca per la propria casa.
Per chiunque voglia commercializzare e vendere un serramento all’interno dell’Unione Europea, esiste l’obbligo di comprovarne la conformità a precisi requisiti di sicurezza e affidabilità definiti da specifiche direttive (marcatura CE); tutto questo a tutela del consumatore.
Ma chi certifica il rispetto degli standard qualitativi?
Nella maggior parte dei casi, il serramentista non certifica autonomamente i propri prodotti, ma si limita a garantirne il livello prestazionale sulla base di test di laboratorio effettuati da una terza parte (solitamente il fornitore di componenti – Cascading- prove ITT), oppure utilizza il rapporto di prova condiviso da più produttori e intestato ad uno di loro (modalità “shared”).
Quando vengono adottate queste procedure il serramentista ha solo il compito di assemblare correttamente i componenti e apporre la marcatura CE.
Ciò, ovviamente, semplifica le procedure e consente al serramentista di non dover affrontare i costi (tutt’altro che esigui) dei test volti all’ottenimento della marcatura, ma quali sono i rischi per l’acquirente?
Purtroppo, al di là degli aspetti di immediata intuizione (come l’estetica o prezzo), per il consumatore non è facile riconoscere e valutare esattamente il rispetto dei parametri imposti dalle direttive europee e deve “fidarsi” di quanto affermato dal fabbricante.
In un’ottica di qualità totale, questa non poteva essere la nostra filosofia.
Per garantirti uno standard qualitativo di altissimo livello, e offrirti prodotti capaci di rispondere concretamente alle tue esigenze di sicurezza, comfort e risparmio energetico, abbiamo deciso di sottopore tutti i nostri prodotti ai test di laboratorio per valutarne il livello prestazionale in termini di:
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tenuta all’acqua
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resistenza al carico di vento
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permeabilità all’aria
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resistenza all’impatto.
e apportare miglioramenti laddove le caratteristiche non permettessero di soddisfare pienamente i requisiti di qualità.
Vediamo nel dettaglio cosa implicano questi test.
PERMEABILITA’ ALL’ARIA (norme di riferimento: EN 1026 – UNI EN 12207)
La prova verifica la capacità di un serramento chiuso di impedire infiltrazioni d’aria quando è presente una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno.
Con il test, l’infisso viene sottoposto ad una pressione via via crescente, rilevando di volta in volta le eventuali infiltrazioni.
Il risultato della prova viene espresso in una scala da 1 a 4, corrispondenti ad un valore compreso fra bassa (minima capacità di impedire le infiltrazioni) e ottima.
TENUTA ALL’ACQUA (EN 1027 – UNI EN 12208)
Come per la permeabilità all’aria, il test determina la capacità dell’infisso chiuso di impedire infiltrazioni d’acqua, anche in caso di forti piogge accompagnate da raffiche di vento intense, allontanando dunque il rischio di danni agli ambienti interni dell’abitazione.
Durante la prova, i serramenti vengono sottoposti inizialmente ad un getto d’acqua a 50 Pascal per 15 minuti, dopo di che ogni minuto si aumenta di volta in volta la pressione, fino ad arrivare ad un valore di 620 Pascal (pari ad una forza vento di 120 Km/h).
In base alle prove, i serramenti vengono classificati in 9 classi: da 1A a 9A, da una valutazione minima bassa alla più alta, definita ottima.
RESISTENZA AL CARICO DI VENTO (EN 12211 – UNI EN 12210)
Chiamato anche “prova distruttiva”, il test misura la capacità del campione, sottoposto a forti pressioni (e/o depressioni), di restistere senza deformarsi, conservando le sue proprietà e garantendo sicurezza per gli utenti.
RESISTENZA ALL’IMPATTO (UNI EN 14351-1 – UNI EN 13049 – UNI EN 12600)
Questo esame, obbligatorio per le portefinestre vetrate con rischio di lesioni o ferimento, mira a garantire la completa sicurezza per l’utilizzatore finale, testando la capacità di resistenza dell’infisso in caso di urto accidentale e improvviso con un corpo molle e pesante (persone, animali e cose).
La prova consiste nel far impattare un ruotino di 50Kg. da un’altezza di caduta predefinita su specifici punti del serramento identificati come maggiormente critici alle sollecitazioni attraverso calcoli e pre-prove.
L’obiettivo non è soltanto quello di valutare la resistenza all’urto data dai singoli materiali o componenti, ma anche dall’interazione fra di essi, in modo da garantire 3 requisiti:
- nessuna apertura deve consentire il passaggio del ruotino
- l’urto non deve distaccare o far uscire dal proprio alloggiamento i battenti o i telai del provino, né le sue parti composite devono uscire dal proprio alloggiamento o andare in pezzi in modo pericoloso
- la massa di ogni parte rimossa non deve eccedere i 50 g (in altre parole, capacità del vetro di rompersi in maniera sicura)
Secondo il tipo di resistenza e del tipo di rottura dei provini, il materiale è diversamente classificato: da 1 (soddisfacimento minimo dei requisiti di cui sopra) a 5 (altissimo livello di sicurezza e affidabilità).
I risultati dei test effettuati hanno evidenziato la capacità dei nostri prodotti di resistere mantenendo inalterate le loro prestazioni anche in presenza di condizioni climatiche tutt’altro che favorevoli.
Per farti capire a quali situazioni corrispondono le prove superate, proviamo a confrontarle con i danni provocati da una tempesta:
Chi ti assicura un simile livello di sicurezza quando acquisti degli infissi il cui produttore si è limitato ad apporre il marchio CE??
Come avrai capito, se vuoi il meglio per proteggere la tua casa, la tua famiglia e la tua attività, acquista un serramento le cui caratteristiche prestazionali sono state certificate personalmente dal produttore.
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